Il Progetto

Che cosa è il progetto parole del fare?

Il progetto “Parole del Fare” ha come scopo raccogliere, documentare, elaborare e organizzare contenuti inerenti la cultura del fare e del sapere. Rendersi conto dell’importanza della cultura materiale, identificare i suoi attori, le sue straordinarie potenzialità, soprattutto in quei contesti più rari e particolari che si staccano e distinguono dalla cultura di massa è operazione indispensabile per poter comprendere il mondo in modo adeguato.

L’intelligenza della mano, la polisensorialità e la sinestesia, l’economia e l’efficacia del gesto, la dinamica dell’apprendimento e la pratica sono concetti raffinati e poco comuni nella narrazione del lavoro artigiano e più in generale dei lavori ad alto valore aggiunto. Nello stesso tempo sono argomenti affascinanti che elevano e rafforzano il concetto di lavoro manuale, spesso considerato inferiore al lavoro intellettuale. Si tratta invece di comprendere che occhio mano e cervello lavorano in una perfetta sintonia in cui tutte le parti sono indispensabili.

Che importanza ha il lessico in questo progetto?

“Le parole sono lo scheletro delle cose e per questo motivo resistono più a lungo delle cose”
Ramon Gomez de la Serna

La ricchezza del lessico è in grado di consentire una più profonda articolazione del pensiero, una migliore capacità di trasformare le idee in fatti. Le parole possono migliorare la comprensione di un problema, facilitare le comunicazioni, consolidare e codificare innovazioni e visioni. Possono però anche confondere, ostacolare o mistificare. Potendo scegliere è meglio avere troppe parole e tacere consapevolmente che averne troppo poche e parlare. La lingua dell’uomo è ricca di espressioni legate al saper fare, alle arti, alla materia, agli oggetti. La lingua è viva e crea continuamente neologismi e tecnicismi, spesso dimentica. Le parole andate in soffitta forse non servono più per indicare un fatto ma continuano ad essere potenti metafore e chiavi di lettura del reale. Aumentare la varietà del proprio linguaggio, imparando come le varie arti chiamano le cose e i processi è un indubbio vantaggio ed una opportunità.

Chi ha costruito il progetto parole del fare?

Il progetto nasce dall’incontro di una piccola agenzia di comunicazione, dal nome evocativo di Ynnesti con il Fablab di Torino. A seguire il sostegno della Camera di Commercio di Torino e la partecipazione della Scuola Holden hanno consentito di concretizzare il progetto.

Tutto nasce dalla constatazione che i mestieri d’arte, i mestieri tradizionali, il saper fare, sta vivendo un momento di grave transizione, tra la possibilità di un nuovo rinascimento e l’oblio.

Ynnesti a partire dal 2014 comincia a realizzare reportages fotografici del mondo artigiano, collezionando oltre 50 testimonianze. Fablab, da sempre impegnato nella ridefinizione del concetto di artigianato moderno, in prima linea nel mondo della digital fabrication e dell’educazione, si innesta nel progetto con nuove idee e risorse, ridefinendo il progetto e perfezionandolo.

Perché l’intervista?

L’intervista consente di arrivare ad un dettaglio espressivo più profondo, fornisce una visione meno stereotipata della sola immagine fotografica, consente di visualizzare cose lontane nel tempo e nello spazio, sperimentare il lessico, accentuare il rapporto umano e la conoscenza tra l’intervistato e l’intervistatore. Un servizio fotografico di qualche ora non è in grado di catturare cicli produttivi che spesso durano giorni o mesi, come la realizzazione di un violino o il restauro di un dipinto. La fotografia è quindi spesso un velo che impedisce di vedere la realtà delle cose, è estetica, appagante, ma fortemente incompleta. Siamo sempre più abituati alle immagini e spesso siamo sovraesposti a questo tipo di informazione, che ben si presta ad una fruizione pressoché istantanea e spesso priva di sforzi. L’intervista al contrario, pur avendo altri limiti, con la forza del racconto e della descrizione riesce a dire ciò che l’immagine tace. É più complessa, va ascoltata, capita, in questo progetto ci è più utile.

E poi si sa, in questi ambiti le conoscenze vengono da secoli tramandate a voce, di generazione in generazione: questo progetto è a tutti gli effetti un’autentica tradizione orale.

A chi è rivolto questo sito?

Questo sito è principalmente dedicato ai formatori, a coloro che lavorano in ambito educativo e divulgativo, che abbiano nel loro interesse promuovere la cultura del saper fare. Insegnanti di educazione tecnica ma anche di lingua, di storia, responsabili di laboratorio, ed in modo trasversale anche gestori di associazioni ed enti, troveranno interessante materiale di consultazione. Loro sono il target primario. La loro azione ricadrà su quello che è definibile il target secondario, non perché meno importante, al contrario, ma perché intercettato in una fase successiva.

Il target secondario è rappresentato dai tre seguenti gruppi: gli studenti, i gruppi di opinione della società e gli artigiani stessi.

Gli studenti degli istituti tecnici, specialmente per quanto riguarda i loro percorsi di introduzione al lavoro sono i soggetti più direttamente interessati. L’ambizione del progetto è rendere interessante anche la narrazione di concetti non direttamente afferenti alla loro specializzazione, ma anche collaterali. Il futuro meccanico che sente parlare di pane e il futuro cuoco che sente parlare di restauro. Sono altrimenti interessabili anche gli studenti dei licei o delle università politecniche.

Il secondo gruppo è rappresentato da quelli che possiamo considerare opinion leader, portatori di interessi comuni, enti. Tra questi gli ordini professionali, le associazioni di categoria, il circolo dei lettori, il circolo del design, le associazioni di consumatori. É solo formando una diffusa cultura del saper fare che i prodotti dell’artigianato potranno trovare collocamento e apprezzamento sul mercato.

Il terzo gruppo è rappresentato dagli artigiani stessi, troppo spesso poco consci del loro ruolo, delle varie sfumature che esistono tra l’essere esecutori, autori o artisti, tra il loro prodotto, il pezzo unico, la serie industriale. Creare consapevolezza di gruppo è condizione importante per mantenere, conservare ed innovare insieme.

Come si usa questo sito?

  • Ascolto: Dopo aver identificato grazie ai brevi abstract le interviste che sono di maggior interesse per il proprio progetto scolastico occorre un ascolto attento, volto a comprendere quali porzioni potranno essere utilizzate come stimolo, come metafora, o necessitano di approfondimento. L’intervista può poi essere smembrata e fatta ascoltare in alcuni spezzoni, raccontata od utilizzata facendo leva sulle parole chiave. Si possono poi cercare similitudini tra le varie interviste alla ricerca di fattori accomunanti e proporre percorsi trasversali disparati.
  • Decodifica:fondamentale è quindi un procedimento di comprensione e decodifica, di analisi del contesto e di valutazione strategica dell’impiego dell’intervista all’interno del percorso divulgativo che si intende affrontare.
  • Approfondimento: grazie alle note a margine, e più in generale alla metodologia di approfondimento delle fonti a partire da concetti o parole chiave, è possibile aprire una grande quantità di micro argomenti. Noi abbiamo selezionato una decina di passaggi salienti che abbiamo approfondito alcune volte in modo tecnico altre volte in modo narrativo e poetico. Altri ancora potranno essere trovati e studiati.
  • Fonti bibliografiche: abbiamo reperito una nutrita bibliografia di testi in commercio, testi di metodologia, di storia dell’artigianato, libri che parlano del rapporto tra arte e tecnica, tra forma e sostanza, tra passato e futuro. Una selezione non facile da aggregare. Abbiamo inoltre chiesto ai nostri intervistati quali testi abbiano avuto un ruolo fondamentale nella loro formazione ed attività e li abbiamo schedati. Spesso si tratta di vere perle, a volte manuali, ma a volte anche romanzi.
  • Erogazione:il materiale elaborato viene erogato sotto molteplici forme, la lezione frontale, la conferenza, la presentazione, l’ascolto, le attività didattiche pratiche ed esperienziali, i laboratori tematici. Questi contenuti possono essere resi specifici per venire incontro a particolari esigenze e possono essere gestiti in modo autonomo dai formatori o con l’ausilio di collaboratori del nostro team.

Come sono stati scelti i partner di questo sito e i suoi contributori?

I soggetti che sono stati scelti per contribuire alla realizzazione di questo tipo rappresentano una selezione estremamente varia. Vi sono tra loro formazioni classiche, vocazioni adulte, continuità familiare e tradizionale, oppure cambi repentini di rotta o desideri coltivati dall’infanzia. Sono abili non solo nel loro lavoro ma anche nella sua narrazione e si sono prestati volentieri a divagazioni filosofiche e metodologiche, a domande approfondite e a lunghe interviste. Li ringraziamo tutti per la loro pazienza e per averci concesso di osservare in modo forse innovativo il loro mondo. L’elenco di quelli che vorremmo ancora incontrare è molto lungo e speriamo che ce ne sia il modo.

Il progetto è in grado di crescere?

Il progetto potrà crescere in due direzioni, incrementare il numero di personaggi coinvolti e incrementare la capacità di raccontarli, verso l’esterno, la scuola, gli enti.

Quindi da una parte il desiderio di arricchire il database con sempre nuove esperienze e dall’altra la volontà di raccontarle. Siamo disponibili ad innestare su questo progetto altre idee e risorse, testimonianze e storie che siano in linea con la nostra missione, la capacità di mutare e di evolvere è paradossalmente un modo per conservare e preservare.

Quali sono le proposte del nostro team per la scuola?

CONFERENZE (non solo per le scuole)

Questo sito potrebbe incuriosirvi, non è di facilissima lettura, ha delle complessità, è vero, ma il saper fare non è una cosa semplice. Quello che possiamo fare per voi è raccontarvi la nostra visione dell’artigianato d’arte, del saper fare e dei suoi orizzonti. Se fate parte di categorie, volete un approfondimento a livello aziendale, siete una associazione, un albo professionale, i rappresentanti di un indotto produttivo o di un consorzio e volete sentire un’altra campana, potete contattarci e potremo organizzare insieme una conferenza, un confronto, una tavola rotonda.

IMPIEGO AUTOGESTITO

Questo sito contiene una grande quantità di informazioni, alcune organizzate, altre che possono essere strutturate a piacere progetto per progetto.

I contenuti possono essere utilizzati autonomamente da docenti e formatori allo scopo di costruire il proprio progetto didattico su misura. l’impiego dei contenuti audio e testuali è libero secondo le licenze CC ( non commerciale, citare fonte, etc…).

FORMAZIONE DOCENTI E FORMATORI

Se invece volete essere indirizzati verso l’impiego più consono per la vostra realtà potete avvalervi di un servizio di consulenza dedicato ai formatori. Durante questo tipo di attività si farà in modo di rendere indipendenti i formatori in modo che possano erogare in autonomia i contenuti più desiderabili per le proprie attività didattiche o formative. Gli interventi avranno due principali forme, quelli volti a fornire strumenti didattici e quelli volti a fornire contenuti didattici. Il contatto potrà avvenire di persona o via web

LECTURES PER SCUOLE

#fablab ha articolato questo progetto trasformandolo anche in una serie di attività didattiche fruibili con metodologie differenti e con differenti modalità di erogazione come lezioni online e contenuti multimediali, attività in aula, workshop ed attività esperienziali.

Gli interventi possono essere erogati direttamente nelle scuole e possono essere realizzati sia in modalità diretta in aula che con modalità a distanza sincrone o asincrone. Gli interventi  possono conformarsi come delle brevi conferenze volte ad approfondire temi specifici che come laboratori esperienziali che prevedono parti teoriche e parti pratiche. A seconda del percorso che si concorderà si struttureranno contenuti e parti pratiche.

LABORATORIO PRATICO

si tratta di percorsi di completamento delle lectures che forniscono una visione più approfondita delle tematiche. Questa tipologia di esperienza in cui vengono coinvolti i soggetti da formare in prima persona è ulteriormente suddivisibile in attività didattico-teoriche (effettuabili anche in classi virtuali o con didattica a distanza) ed esperienze didattico-pratiche (che necessitano di compresenza ed attrezzature fisiche). I risultati delle attività didattiche saranno oggetto di discussione e presentazione in compresenza con i formatori. Saranno oggetto di condivisione in varie modalità

CHALLENGE

Abbiamo ideato anche delle attività più complesse che potrebbero essere realizzate in competizioni tra classi o altri istituti e meritare una visibilità pubblica.

Queste attività maggiormente strutturate necessitano del coinvolgimento dei docenti, dei tecnici di laboratorio e delle risorse a disposizione dell’istituto. Sono condotte in parte con l’assistenza di Fablab, ed in parte in autonomia. Sfociano in risultati finali individuali e collettivi che saranno oggetto di divulgazione ed eventualmente presentati all’interno di festival (ad esempio la MiniMakerFaire di Torino, evento promosso dal Fablab).